Piante Innestate

La preparazione di una pianta innestata parte da molto lontano: l’anno precedente alla coltivazione noi di OrtoAmico andiamo a verificare sui campi prova le varie tipologie di portainnesto, che sono in continuo sviluppo, per poterli associare al meglio alle varie tipologie di piante che vi proponiamo.

Queste piante, ricavate dall’incrocio tra una pianta di origine selvatica e una coltivata dovranno avere la caratteristica di possedere radici forti e sane in ogni condizione per poter “spingere” la marza in modo tale da avere uno sviluppo sempre molto abbondante della vegetazione e dei frutti. Grazie a questa tecnica inoltre daremo alle nostre piante maggiore resistenza e tolleranza alle principali fitopatologie del terreno così da poter ridurre fortemente l’utilizzo di prodotti antiparassitari.

Scelti i vari portainnesti, si procede sempre in inverno, alla scelta delle migliori varietà da innestare sul piede selvatico, su cui far affidamento per la stagione ventura. Da gennaio in poi si potrà procedere con la semina, che sarà contemporanea in alcuni casi e sfalsata in altri, sia del nesto che del portainnesto selezionati in precedenza. Questa operazione è necessaria e talvolta fondamentale per permettere alle piante di svilupparsi ed essere pronte all’innesto in contemporanea così da ottenere le giuste condizioni di grandezza per facilitarne l’attecchimento. Dopo circa 15/25 giorni, in base alle varietà, sarà dunque possibile effettuare l’operazione di innesto.

Questa fase di lavorazione prettamente MANUALE dovrà essere eseguita nel minor tempo possibile. Preparandoci ad effettuare l’operazione di innesto dovremmo avere a portata di mano sia i contenitori contenenti le piante selvatiche che i contenitori con le piante che ci daranno i frutti prescelti. Inizieremo a lavorare sulle piante portainnesto e andremo ad effettuare un taglio netto a circa 2/3 cm di altezza a 45 gradi. Effettuato il primo taglio ci sposteremo successivamente sul vassoio delle piante da coltivare e con una presa ben salda della pianta prescelta, procederemo anche qui ad un taglio a 45 gradi complementare a quello della pianta selvatica. Aiutati da una molletta in silicone inserita sulla pianta selvatica, andremo a posizionare l’innesto al suo interno per farlo perfettamente combaciare. Questa molletta ci permette anche l’inserimento di un piccolo tutore che ci darà il sostegno necessario alle piante nella prima fase in modo che l’innesto non venga danneggiato da un’eventuale piegamento. Ad operazione completata, cioè quando avremo effettuato tutti gli innesti delle piante presenti nel vassoio (contenente circa 50 innesti), andremo a riporlo in dei piccoli tunnel ricavati all’interno delle serre stesse in grado di mantenere l’umidità e la temperatura ottimali per l’attecchimento delle piantine.

Nella giornata di lavorazione e nelle due successive sarà di fondamentale importanza tenere le foglie degli innesti sempre umide in modo tale che le piante non possano incorrere ad una disidratazione eccessiva. Generalmente dopo circa 3/5 giorni le piante innestate saranno in grado di autosostenersi grazie alla fusione dei vasi linfatici e si potrà procedere alla rimozione graduale dei tunnel e dunque alla fase finale della coltivazionepre trapianto. Circa 15 giorni dopo l’innesto le piante vengono trapiantate nei vasi definitivi che saranno consegnati nei vari punti vendita dopo circa 30 giorni di coltivazione. Questo duro lavoro di pazienza e dedizione vi darà sicuramente ottimi risultati nei vostri orti e per questo vi raccomandiamo di scegliere sempre le piante innestate che portano la nostra firma.