Innesti

La pianta innestata viene creata per ottimizzare lo spazio ed evitare le malattie presenti nei terreni sfruttati da anni. Di norma vengono utilizzati porta innesti selvatici che danno vigoria e resistenza all’innesto.

L’innesto è un metodo usato per moltiplicare le piante attraverso l’unione del portinnesto, cioè la parte inferiore della pianta, e del nesto, cioè la parte superiore. L’operazione d’innesto si realizza mettendo sul portinnesto la marza, cioè una parte del nesto consistente in un pezzo di ramo o di una gemma, al fine di creare una sola pianta. Per ottenere un buon innesto occorre essere molto precisi nel momento in cui si praticano i tagli di quest’ultimo e del portinnesto, ma anche effettuarlo in un periodo adatto, in genere durante il periodo primaverile oppure sulla fine di quello estivo.

La pianta innestata risulta molto più produttivi, con una produzione che aumenta con percentuali dall’80 al 120% in più. Le piante innestate vanno piantate ad una distanza maggiore l’una dall’altra rispetto alle piante originali.

Tipologie di pianta innestata:

  • Pomodoro rotondo Optima
  • Pomodoro cuordibue arawak e 7022
  • Melanzana lunga, rotonda, rotonda viola
  • Peperone giallo e rosso
  • Melone Jolly retato
  • Anguria lunga e tonda

Su richiesta si possono effettuare innesti per altre tipologie e varietà di pianta